Lo sapevi che?

Dal 1° gennaio al 30 novembre 2022, sono stati segnalati quattro casi di rosolia (incidenza 0,07 per milione), di cui due casi confermati e due casi possibili.3

Casi di rosolia

Vaccinazione contro la rosolia

I vaccini di cui disponiamo per prevenire la rosolia sono sicuri ed efficaci:4 vaccinarsi contro la rosolia è fondamentale per limitare il diffondersi della malattia ed evitare gravi complicanze, soprattutto durante la gravidanza.

Vaccinazione contro la rosolia

Chi è a rischio

ll Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017-2019 consiglia la vaccinazione controlo la rosolia a:2

Vaccinazione neonati secondo anno
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In questa fase della prima infanzia, è importante procedere con l’immunizzazione contro la rosolia.

Vaccinazione bambini
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L’ingresso alla scuola elementare è un momento importante per richiamare la vaccinazione contro la rosolia.

Vaccinazione adolescenti
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In questa fase è importante verificare lo stato vaccinale e procedere con eventuali vaccinazioni che non sono state eseguite durante l’infanzia.

Vaccinazione adulti
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Durante l’età adulta è importante verificare la suscettibilità alla rosolia e, eventualmente, completare le vaccinazioni opportune.

Vaccinazione donne in età fertile
donne in età fertile keyboard_arrow_right

In previsione di una possibile gravidanza, effettuare la vaccinazione MPRV almeno 1 mese prima della gravidanza.

Vaccinazione soggetti a rischio per patologia
soggetti a rischio per patologia keyboard_arrow_right
  • Immunodepressione con conta dei linfociti CD4≥ 200/mL
  • Infezioni da HIV con conta dei linfociti T CD4+ ≥ 200/mL
  • Diabete
  • Malattie polmonari croniche
  • Alcoolismo cronico
  • Asplenia anatomica o funzionale e candidati alla splenectomia
  • Deficienza dei fattori terminali del complemento
  • Malattie epatiche croniche gravi
  • Insufficienza renale/surrenalica cronica
  • Soggetti riceventi fattori della coagulazione concentrati
Vaccinazione soggetti a rischio per esposizione professionale
soggetti a rischio per esposizione professionale keyboard_arrow_right
  • Tutte le donne suscettibili esposte ad elevato rischio professionale, in particolare le lavoratrici in asili nido, scuole dell’infanzia, scuole primarie e scuole secondarie di primo grado
  • Tutti gli operatori sanitari suscettibili per evitare il contagio dell’operatore stesso e per la trasmissione di agenti infettivi ai pazienti, con possibili conseguenti epidemie nosocomiali

Cos’è

La rosolia è una malattia virale esantematica, contagiosa ed endemo-epidemica, cioè che è sempre presente nella comunità e si presenta con picchi epidemici ogni 7 anni circa.5 Colpisce prevalentemente i bambini e, in genere, ha un decorso benigno: si stima che, prima dell’introduzione dei piani vaccinali, circa 80% degli individui venissero infettati entro i 20 anni.5 La rosolia, tuttavia, non è una malattia priva di complicanze, soprattutto se il virus viene contratto durante la gravidanza e nell’età adulta.

Cos'è la rosolia
Sintomi e diagnosi della rosolia

Sintomi e diagnosi

La sintomatologia della rosolia è aspecifica:6,7

  • febbre
  • mal di testa
  • dolori articolari
  • raffreddore
  • gonfiore dei linfonodi del collo

In seguito appaiono delle macchioline rosa o rosso chiaro che dal collo si diffondono al resto del corpo.

Tuttavia nel 40% dei casi circa l’esantema non compare per nulla ma si manifestano solo febbre e ingrossamento dei linfonodi.7

Le complicanze della rosolia appaiono soprattutto se la malattia viene contratta in età adulta o durante la gravidanza perché il virus è in grado di superare la barriera placentare:7,8

  • artralgia o artrite
  • encefalite (1 su 6mila casi)
  • emorragie (1 su 3mila casi)
  • aborto spontaneo, morte intrauterina del feto, malformazioni e lesioni di tipo in infiammatorio a carico di diversi apparati che portano a ritardato sviluppo fisico e psichico (Sindrome da rosolia congenita)

È opportuno ricordare che il rischio di sviluppare malformazioni in gravidanza a causa della rosolia diminuisce progressivamente con l’aumentare delle settimane di gestazione: da 85% nelle prime 8 settimane di gestazione a valori percentuali molto bassi dopo la ventesima settimana.8

Data la varietà di manifestazioni cliniche della malattia la diagnosi clinica è molto difficile, quindi la rosolia può essere diagnosticata con certezza solo mediante esami di laboratorio per la ricerca di anticorpi specifici.9

Come si trasmette

La rosolia è molto contagiosa e si trasmette:10

  • per via aerea mediante le goccioline di saliva emesse dal malato con starnuti, colpi di tosse o parlando
  • per via placentare da madre a figlio

Una persona malata di rosolia può essere infettiva da una settimana prima a 4 giorni dopo la comparsa dell’esantema, quando quest’ultimo compare.

L’incubazione del virus ha una durata variabile di 16-18 giorni.7

Trattamento

Il trattamento per la rosolia non è specifico ma sintomatico: antipiretici per la febbre.9

Prevenzione

L’unico modo di prevenire la rosolia e le sue conseguenze in maniera efficace e sicura4, soprattutto durante la gravidanza, è la vaccinazione. In particolar modo si consiglia la vaccinazione contro la rosolia a tutte le donne in età fertile che programmano una gravidanza allo scopo di evitare la sindrome da rosolia congenita nel nascituro.

Per maggiori informazioni è importante fare sempre riferimento al Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale.2

Prevenzione per la rosolia
  1. Ministero della Salute. Rosolia_lo sapevi che? (2018).
  2. Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017-2019.
  3. ISS. Morbillo & Rosolia News. (2022).
  4. EpiCentro. Settimana europea, e mondiale, delle vaccinazioni 2020. (2020).
  5. Ministero della Salute. Rosolia: descrizione. (2019).
  6. Ministero della Salute. Rosolia: sintomi. (2019).
  7. Vaccinarsi. Rosolia (www.vaccinarsi.org). (Ultimo accesso Maggio 2020)
  8. Ministero della Salute. Rosolia: complicanze. (2019).
  9. Epicentro. Rosolia: informazioni generali. (2019).
  10. Ministero della Salute. Rosolia: come si trasmette. (2019).

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Basato sul Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-19,
che è elaborato dal Ministero della Salute