I vaccini sono dei preparati biologici che hanno lo scopo di stimolare una risposta immunitaria e produrre anticorpi specifici contro un determinato germe senza però sviluppare la malattia.1
Tipologie di vaccino
Un vaccino è composto da:1
- componente attiva per innescare la risposta immunitaria
- acqua sterile o soluzione salina
- adiuvante per potenziare la risposta immunitaria
- conservante per prevenire la contaminazione batterica
- stabilizzante per mantenere inalterate nel tempo le proprietà del preparato

In base, quindi, alla tipologia di componente attiva presente in ciascuno, i vaccini si dividono in:1
- Vaccini vivi attenuati: nei quali il germe viene “indebolito”, senza essere ucciso, come ad esempio:
- Vaccini inattivati: nei quali i germi patogeni vengono uccisi, con il calore o sostanze chimiche, come ad esempio:
- Vaccini ad antigeni purificati, nei quali viene isolata una componente del germe sufficiente a suscitare la risposta immunitaria, come ad esempio:
- Vaccini ad anatossine, nei quali si utilizzano le molecole prodotte dal germe (tossine) sufficienti a innescare una risposta immunitaria ma non la malattia, come ad esempio:
- Vaccini a DNA ricombinante nei quali viene clonata e moltiplicata una specifica proteina del germe, come ad esempio:

I vaccini sono sicuri?
I vaccini attualmente utilizzati sono prodotti con tecnologie altamente avanzate e analisi rigorose e sono, quindi, efficaci e sicuri2. È importante sottolineare, infatti, che gli studi di sicurezza vengono effettuati anche durante le fasi precliniche dello sviluppo dei vaccini. Queste caratteristiche vengono attentamente valutate attraverso specifiche fasi di studio prima e dopo l’immissione in commercio del prodotto:3
Fase 1*
in un campione di volontari sani, il preparato viene impiegato per valutare la sua immunogenicità attraverso l’individuazione della formulazione migliore
Fase 2*
nella popolazione cui il vaccino è destinato, si valuta la capacità del vaccino di stimolare la produzione di anticorpi specifici
Fase 3*
in un ampio campione di individui, si valuta l’efficacia clinica del vaccino, ovvero la sua capacità di prevenire la malattia
Fase 4 (sorveglianza)*
dopo l’introduzione del vaccino sul mercato si continua la sorveglianza, soprattutto per identificare eventuali effetti collaterali
Infine, ogni lotto di vaccino prodotto viene ulteriormente testato affinché risponda ai criteri richiesti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.3
*Per ogni fase clinica viene valutata la sicurezza del vaccino
Come nasce un vaccino
L’introduzione della vaccinazione ha permesso di limitare la diffusione di malattie mortali e disabilitanti all’interno della popolazione. Rispettare il calendario vaccinale nei tempi e nei modi raccomandati4 assicura una protezione efficace e duratura nelle diverse fasi della vita, in cui è massimo il rischio di esposizione a germi pericolosi. Vaccinarsi e vaccinare i propri figli garantisce la protezione della comunità e del singolo e contribuisce a debellare definitivamente gravi malattie, come è successo per il vaiolo.3,5
Prima e dopo il vaccino in Italia
In Italia l’introduzione delle vaccinazioni ha ridotto i picchi epidemici e il numero di decessi o di invalidità per molte malattie, come nel caso di:
POLIOMIELITE3,6,7
-
1939-1962
Prima dell’introduzione del vaccino
venivano segnalati 3000 casi ogni anno con un picco di 8.300 casi nel 1958
-
fine anni ‘50
Introduzione del vaccino
-
1964
Campagna di vaccinazione di massa
-
2015
Casi evitati cumulativi (95% IC):
198.279 (162.693–241.572)
-
2018
Copertura vaccinale a 24 mesi
95,09%
-
inizi 1900 - primi anni '40
Prima dell’introduzione del vaccino
ogni anno venivano segnalati circa 20-30 mila casi con circa 1500 decessi
-
1929
Introduzione del vaccino
-
1939
Campagna di vaccinazione di massa per i nuovi nati
-
2015
Casi evitati cumulativi (95% IC):
1.832.142 (1.540.355–2.167.723)
-
2018
Copertura vaccinale a 24 mesi
95,08%
DIFTERITE3,6,7
EPATITE B3,6,7
-
Prima dell’introduzione del vaccino
3500 nuovi casi all’anno
-
1986
Introduzione del vaccino
-
1991
Campagna di vaccinazione di massa per i nuovi nati e gli adolescenti
-
2015
Casi evitati cumulativi (95% IC):
41.675 (39.092–51.341)
-
2018
Copertura vaccinale a 24 mesi
94,91%
-
Prima dell’introduzione del vaccino
183,16 casi per 100mila abitanti
-
1976
Introduzione del vaccino
(singolo vaccino vivo attenuato)
-
1999
Campagna di vaccinazione di massa
(nel vaccino MPR insieme a parotite e rosolia)
-
2015
Casi evitati cumulativi (95% IC):
277.417 (187.579–400.312)
-
2018
Copertura vaccinale a 24 mesi
93,22%
MORBILLO6,7
VARICELLA6,7
-
Prima dell’introduzione del vaccino
86,91 casi per 100mila abitanti
-
2003
Introduzione del vaccino
solo 8 regioni hanno inserito il vaccino contro la varicella nei loro piani vaccinali
-
Campagna di vaccinazione di massa
la varicella è l’unica patologia per la quale non è stata eseguita una campagna di vaccinazione di massa, il PNPV 2005-2007 prevedeva la vaccinazione contro la varicella solo per i soggetti ad alto rischio e gli adolescenti suscettibili
-
2015
Casi evitati cumulativi (95% IC):
679.512 (617.171–744.353)
-
2018
Copertura vaccinale a 24 mesi
74,23%
IC: Intervallo di confidenza
1980-2020: 40 anni senza il vaiolo5,8,9
Bibliografia keyboard_arrow_up
- https://www.epicentro.iss.it/vaccini/VacciniCosaSono (Ultimo accesso Giugno 2020)
- https://www.epicentro.iss.it/vaccini/settimana-vaccinazioni-2020 (Ultimo accesso Giugno 2020)
- Informazioni utili sulle vaccinazioni - CENTRO NAZIONALE DI EPIDEMIOLOGIA (2005)
- Piano Nazionale di prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017-2019
- https://www.epicentro.iss.it/vaiolo/ (Ultimo accesso Giugno 2020)
- Pezzotti P et al. The impact of immunization programs on 10 vaccine preventable diseases in Italy: 1900–2015. Vaccine (2018) 36: 1435–1443
- Vaccinazioni dell'età pediatrica. Anno 2018 (coorte 2016). Ministero della salute (2019)
- History of Smallpox (CDC)
- https://www.who.int/news-room/detail/13-12-2019-who-commemorates-the-40th-anniversary-of-smallpox-eradication (Ultimo accesso Giugno 2020)